in case

La locuzione in case è facile come costruzione in quanto viene seguita dall’indicativo (Simple Present, Simple Past ecc.) secondo il tempo del verbo della proposizione principale. È difficile invece capire quando usarla in quanto spesso non corrisponde a “in/nel caso che”.

Si trova in case dopo I’m worried / scared / afraid ecc. per esprimere preoccupazione o paura che una certa eventualità accada o sia già accaduta:

I’m worried in case the Wi-Fi isn’t working again.

They were scared in case there was fog on the motorway.

We were afraid in case you’d forgotten.

In queste frasi in case introduce un’eventualità negativa mentre la proposizione principale esprime la semplice constatazione di inquietudine senza alcun riferimento a eventuali interventi / misure per evitare che tale eventualità si materializzi.

Tutt’altro utilizzo invece è la situazione in cui in case introduce un’eventualità (con un significato simile all’espressione italiana “casomai”) prima o nei confronti della quale si prende un provvedimento come precauzione:

I’ll take my dongle in case the Wi-Fi isn’t working again – non posso garantire che ci sia il Wi-Fi, ma eventualmente posso rimediare mediante la chiavetta internet che mi porto dietro

They decided not to leave until midday in case there was fog on the motorway – temevano la presenza di nebbia in autostrada la mattina presto, così hanno deciso di ridurre il rischio di trovarla, ritardando la partenza  

We sent you a text in case you’d forgotten – così anche se ti fossi dimenticato, sarebbe bastato consultare il cellulare per avere un sollecito

Diverso ancora è l’utilizzo di in case sempre per parlare di una certa eventualità, ma stavolta con un provvedimento preso affinché questa non accada affatto:

Kids, go and play outside in case you wake the baby – giocate fuori, così non disturbate la bambina mentre dorme

They went by train in case there was fog – andando col treno hanno evitato del tutto il rischio di guidare con la nebbia

He doesn’t want to speak French in case he makes a mistake – ha un “blocco” con il francese e per paura di sbagliare non lo parla; in questo modo elimina il rischio di commettere errori (al costo di non fare progressi)

Esiste anche l’espressione just in case per un’eventualità improbabile e relativa precauzione / misura preventiva:

I think I’ll be home all day but take your keys just in case (I go out and you get back first).

I’m sure you won’t need to call but here’s my number just in case (you do need to call).

in case of / in the event of equivalgono a “in caso di” soprattutto negli avvisi scritti e in un linguaggio formale:

In case of emergency break glass

In the (unlikely) event of a sudden loss of cabin pressure, oxygen masks will drop

In case of loss or theft of your card, call this toll-free number

Pronuncia

Quando si parla della pronuncia dell’inglese e del modello da seguire, un termine ricorrente è Queen’s English. Qualcuno ritiene che sia un accento neutro, sovraregionale. In realtà, si tratta di un modo di parlare elitario, snob e superato. 

Un tempo Queen’s English era quasi sinonimo di BBC English (e di Received Pronunciation). Successivamente, negli anni Settanta del Novecento, la maggior parte degli speaker della BBC aveva un accento meno aristocratico, ma comunque sempre dell’alta borghesia del sud dell’Inghilterra (la zona più benestante del Paese).

L’evoluzione più importante avviene negli anni Ottanta quando sempre più presentatori della BBC hanno l’accento marcatamente regionale nonché dei vari Paesi del Commonwealth. D’altra parte, ciò rispecchia il cambiamento culturale in atto in quel periodo, ossia il rigetto del modello di fusione (o melting pot) e, al suo posto, la valorizzazione del multiculturalismo.

Tutto questo serve da premessa per dire che non esiste un accento modello o standard di riferimento. Non è che un accento sia migliore di un altro. Qualsiasi pronuncia va bene (compresa quella con evidente accento straniero) purché non sia di ostacolo alla comprensione.

Locuzione latina

Ci sono molte espressioni in latino condivise dall’italiano e dall’inglese mentre altre invece sono di uso corrente in una lingua, ma non nell’altra.

Ecco un esempio di un termine che voi usate e noi no:

ex novo – in inglese si dice again o from the beginning o ancora from scratch

False friend

Ecco un altro false friend:

canteen significa “mensa”; cantina si traduce cellar o basement nel senso del vano, wine shop  nel senso di bottega e winemaker / winery per indicare il produttore o l’azienda vinicola

Forestierismo

Un forestierismo non è altro che una parola o una locuzione presa in prestito da una lingua straniera. Un forestierismo di uso corrente in italiano, ma non in inglese, è:

bricolage – in inglese si dice DIY che sta per do-it-yourself: si parla di un(a) DIY enthusiast, DIY shop ecc.

Proverbio

first come, first served – chi tardi arriva male alloggia