might is right

In un altro post (https://www.ingleseallinclusive.it/present-continuous-riferito-al-futuro/) ho scritto che si usa il Present Continuous con un tempo futuro specificato come forma principale per parlare di azioni future già programmate:  

What are you doing tonight? – Nothing special, I’m not going out.

Come si vede da questo dialoghetto (e come già fatto notare), occorre utilizzare lo stesso tempo verbale anche per chiedere ad altre persone dei loro progetti futuri. Ciò è logico poiché, se chiediamo a qualcuno che cosa intenda fare, si presume che l’interlocutore lo sappia già. Altrimenti, cosa glielo chiediamo a fare?!  

A questo punto però sorge un dubbio: e se l’interlocutore non avesse ancora deciso cosa fare nel periodo futuro oggetto della domanda? In tal caso il modo più semplice di rispondere sarebbe con might + l’infinito senza to:

What are you doing tonight? – Not sure, I might stay home or I might go out.

Equivale a più strutture in italiano (può darsi, potrei, forse, magari …) ed esprime dubbio, supposizione o possibilità non solo riferita al futuro:

If you go now, it might not be too late, the shop might still be open.

She’s very late. She might not be coming or she might have got lost.

You Can’t Always Get What You Want. But if you try sometimes well you just might find you get what you need. (The Rolling Stones)

Don’t be offended, this might seem a little wrong. (Good Guys, Mika)

It might seem crazy (Happy, Pharrell Williams)

It might’ve been a nightmare (Everything I wanted, Billie Eilish)

Un madrelingua inglese si serve di questa struttura (si chiama “verbo difettivo”) tutti i giorni. Eppure, in tanti anni di insegnamento, non ho quasi mai sentito uno studente usare might in una conversazione. E non so perché, ma potrei azzardare qualche ipotesi:

My students might not know the structure.

They might be afraid to use it.

They might think it’s too difficult.

I might not have explained it properly!

In tutti i casi (ogni singola frase degli esempi di cui sopra) si può sostituire might con (un altro verbo difettivo) may:

I may stay home or I may go out.

It may seem crazy

I may not have explained it properly!

! Pur essendo vero che uno vale l’altro, may suona un po’ più formale di might.

Altre espressioni con might:

You might as well come too – Tanto vale che venga anche tu

I might as well be talking to myself – E come se parlassi da solo

You might have told me! – Avresti potuto e dovuto dirmelo!

La differenza (minima) tra almost e nearly per tradurre “quasi”

almost e nearly traducono “quasi” e spesso una vale l’altra:

He’s almost/nearly two years old.

Hurry up! It’s almost/nearly dinner time.

I’m almost/nearly ready.

Tuttavia, in caso di dubbio è meglio usare almost in quanto nearly non va bene in alcuni casi particolari. Nello specifico:

davanti a never, no, nobody e simili:

They almost never reply.

There’s almost no hope of finding any survivors.

We’ve got almost nothing left in your size.

con concetti “astratti”:

There’s an almost surreal / dreamlike / visionary / utopian quality to her writing.

e per tradurre “quasi come”:

They treat me almost like a member of the family / almost like I was a member of the family.

False friend

Ecco un altro false friend:

audience significa “pubblico” oppure “spettatori”; udienza si traduce hearing / sitting (dal giudice) o (più in generale) meeting; forse l’unico caso in cui non è false friend è papal audience

Pseudoanglicismo

Sono numerosi i vocaboli di uso corrente in italiano, all’apparenza inglesi ma in realtà italianizzati e/o storpiati. Per esempio:

extra time – sembra inglese, e per una volta è inglese e si usa, come in italiano, in ambito calcistico, solo che i vostri commentatori puntualmente lo utilizzano per il tempo di recupero dopo il 90° minuto e prima del fischio finale. Invece, da noi extra time si riferisce solo ed esclusivamente ai “supplementari” (due tempi di 15 minuti) mentre il tempo aggiunto dal arbitro si chiama added/injury/stoppage time.

Locuzione latina

Ci sono molte espressioni in latino condivise dall’italiano e dall’inglese mentre altre invece sono di uso corrente in una lingua, ma non nell’altra.

Ecco un esempio di un termine che voi usate e noi no:

dulcis in fundo – in inglese si dice leaving the best till last oppure (in senso ironico) to cap/top it all

Forestierismo

Un forestierismo non è altro che una parola o una locuzione presa in prestito da una lingua straniera. Un forestierismo di uso corrente in inglese, ma non in italiano, è:

au pair che corrisponde ad “alla pari” nel senso di “ragazzi alla pari” e si usa di solito come sostantivo.