Nel post precedente (https://www.ingleseallinclusive.it/present-continuous/) abbiamo visto, fra i verbi che ammettono la forma progressiva con significati particolari, to see che vuol dire avere una relazione con:
She’s seeing another man.
In questo caso si intende che la relazione è in corso in questo periodo.
Invece, to see con il Present Continuous può avere anche un’altra valenza, ma riferita al futuro, nel senso di avere un appuntamento con:
She’s seeing a doctor tomorrow.
! Si usa il Present Continuous in questo modo – con un tempo futuro specificato – come forma principale per parlare di azioni future già programmate:
I’m not going out tonight. I’m watching the football.
We’re moving house at the end of the year.
Occorre utilizzare lo stesso tempo verbale anche per chiedere ad altre persone dei loro progetti futuri:
What are you doing after school / tonight / tomorrow / this weekend / for Christmas?
! Talvolta si trova il Present Continuous in una frase che potrebbe riferirsi sia al presente sia al futuro. Infatti, in questi tre esempi già visti in precedenza:
It’s alright, baby’s coming back (Eurythmics)
We’re All Going to the World’s Fair (film)
The Russians Are Coming (film)
senza il contesto non si capisce se l’azione si stia già svolgendo o se invece stia per succedere.
! Alle volte questa ambiguità ci serve. Ad esempio nel brano “Papa Don’t Preach”, Madonna canta I’m keeping my baby, facendo capire chiaramente al padre la propria intenzione di tenere il bambino ora, domani e per sempre.
O, ancora, alla fine del film “The Silence of the Lambs”, Hannibal “the Cannibal” Lecter al telefono con l’agente del FBI termina la conversazione dicendo che ha da fare in quanto I’m having an old friend for dinner – qui si gioca con l’ambiguità sia di to have (ospitare o mangiare?) sia del Present Continuous (proprio ora o più tardi?).
to be going to
Si usa il Present Continuous del verbo to go + infinito con to per indicare un’azione futura già decisa:
So tonight I’m gonna (informale per going to) party like it’s nineteen ninety-nine. (Prince)
They’re going to have a baby.
Spesso il Present Continuous da solo e la forma con to be going to sono intercambiabili:
I’m retiring / going to retire in six months.
Are you doing / going to do anything special this weekend?
! Tuttavia si preferisce to be going to
quando non si specifica il tempo preciso:
I’m going to ask for a pay rise.
Are you going to help me?
per fare delle previsioni basate su prove evidenti:
You’re going to miss the train.
Look, she’s going to win!
e per tradurre sta per + infinito (anche in questo caso spesso si tratta di previsioni basate su prove evidenti):
Look, it’s going to rain.
I’m going to need a rest soon.
! Si usa to be going con to be poiché non esiste il Present Continuous di to be per parlare del futuro:
Tonight’s gonna (going to) be a good night (The Black Eyed Peas)
We’re going to be late.
I’m going to be sick. (vomitare)
Spesso si usano insieme nello stesso discorso il Present Continuous da solo e la forma con to be going to:
We’re spending the Christmas holidays in the mountains. We’re going to go skiing every day.
Nel film “My Fair Lady” il padre di Eliza canta:
I’m getting married in the morning – Ding, dong, the bells are gonna chime (going to ring)
False friend
I false friends sono parole che, per assonanza o similitudine con quelle italiane, possono trarre in inganno dal momento che hanno significato completamente (o parzialmente) diverso.
Ecco il false friend di oggi:
allege significa “sostenere / affermare”; allegare si traduce to enclose, to attach
Pseudoanglicismo
Sono numerosi i vocaboli di uso corrente in italiano, all’apparenza inglesi ma in realtà italianizzati e/o storpiati. Quello di oggi è:
badge – in inglese badge significa “distintivo”; da noi i dipendenti utilizzano il security pass / employee ID card / swipe card (o al limite l’employee ID badge)
Proverbio
Let’s cross that bridge when we come to it – Non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta
Parolaccia
Ammettiamolo, spesso le parolacce sono fra i primi vocaboli che impariamo di una lingua straniera. Sono utilissime se vogliamo capire un film, una serie TV o un libro per non parlare di molte situazioni quotidiane. Va da sé che tali locuzioni vanno usate con cautela in quanto possono risultare offensive, ma fatta questa premessa ecco la prima parolaccia di una serie che continuerò in altri post:
arse significa “culo”:
Get off you’re arse! – Muovi il culo!
ma anche “coglione / stronzo”:
He’s a real arse.
Esiste anche il verbo to arse around/about:
Stop arsing around/about and make yourself useful! – Smettila di cazzeggiare / fare lo scemo e fai qualcosa di utile!
Negli USA dicono ass al posto di arse.