Come spiegato in precedenza (https://www.ingleseallinclusive.it/present-perfect/), il Present Perfect si usa per parlare del nesso tra il passato e il presente.
FORMA SEMPLICE O PROGRESSIVA?
Tutti gli esempi che ho usato nei post precedenti erano nella forma semplice (Present Perfect Simple), ossia con il presente del verbo to have + il participio passato. Esiste anche la forma progressiva con il Present Perfect del verbo to have + il gerundio (la forma in -ing):
Papa don’t preach. I’ve been losing sleep. (Madonna)
All my life I’ve been waiting for you to bring a fairy tale my way. (Anastacia)
She’s been living in her uptown world (Billy Joel)
Si trova la forma progressiva (Present Perfect Continuous o Present Perfect Progressive) al posto di quella semplice quando interessa in particolare il modo in cui è stato trascorso il tempo:
How are you? What have you been doing?
She’s been working very hard.
They’ve been looking for a new house.
Spesso – ad es. qui nelle ultime tre frasi e in quella di Madonna – con questo tempo verbale si intende (e si può aggiungere alla fine della frase) lately, ossia “ultimamente”.
Con la Duration Form (https://www.ingleseallinclusive.it/present-perfect-con-la-duration-form/) in genere vanno bene entrambe le forme Simple e Continuous:
All my life I’ve waited / been waiting for you to bring a fairy tale my way.
I’ve lived / been living in the same village since I was born.
How long have you worked / been working there?
Quando non si tratta di Duration Form, il Present Perfect Simple indica un’azione portata a termine, spesso con il risultato precisato, mentre il Present Perfect Continuous può anche riferirsi a un’azione ancora in corso:
I’ve been watching Geek Girl. I’ve already seen half of the first season.
We’ve been studying ancient history this term. So far we’ve done Mesopotamia and the Egyptians.
They haven’t been playing very well this season. They’ve only won two games.
Have you been drinking again? – No, I’ve only had a couple of beers.
She’s been chatting on the phone all morning. She’s called at least five people.
In questi esempi il risultato (sottolineato) del secondo verbo è specificato mentre l’azione del primo è ancora in corso, almeno nei primi tre casi, infatti:
I’m watching Geek Girl at the moment.
We’re studying ancient history this term.
They’re not playing very well this season.
Si usa il Present Perfect Continuous anche per sottolineare lo svolgimento di un’azione da poco conclusa, ma con chiare ed evidenti conseguenze nel presente:
Oh no! It’s been raining; the washing’s all wet. – è piovuto da poco e la roba stesa è tutta bagnata
He’s angry because he’s been arguing with his parents again. – è arrabbiato perché ha litigato con i suoi di nuovo
You look upset. Have you been crying? – mi sembri sconvolto, hai pianto per caso?
What comes after after?
Errore tipico: I want to graduate, and after, find a job.
after significa “dopo”, ma difficilmente si usa come avverbio. Infatti, serve come preposizione o congiunzione e viene seguito da un nome (anche da pronome o gerundio) o da una frase finita:
I want to finish university, and after my degree / that / graduating, find a job.
After I’ve graduated I want to find a job.
Un’altra struttura al posto di after that è and then:
I want to finish university and then find a job.
! per tradurre “dopo” nel senso di “poi, in seguito” si può usare afterwards:
I want to finish university and afterwards find a job.
Altro errore tipico: I’ll do it after I’ll finish this.
after non può essere seguito dal futuro con will; occorre usare il Simple Present o il Present Perfect:
I’ll do it after I finish / I’ve finished this.
False friend
Ecco il false friend di oggi:
to assist significa “aiutare”; assistere si traduce to attend nel senso di “essere presente”, to witness se si tratta di un incidente o un crimine, e to look after nel senso di “accudire”
Pseudoanglicismo
Sono numerosi i vocaboli di uso corrente in italiano, all’apparenza inglesi ma in realtà italianizzati e/o storpiati. Quello di oggi è:
clacson – anche se si tratta di un vocabolo inglese con lo stesso significato, è un termine desueto; da noi si dice (car) horn
Pseudoitalianismo
Esistono pure dei casi di vocaboli italiani (o all’apparenza italiani), di uso corrente in inglese, storpiati e trasformati. Insomma, un po’ per uno!
La parola braggadocio è un’invenzione letteraria: viene dal nome di un personaggio del poema epico “The Faerie Queene” di Edmund Spenser e oggi ha il significato di “vanteria, spacconeria, sbruffonata”.
Locuzione latina
Ci sono molte espressioni in latino condivise dall’italiano e dall’inglese mentre altre invece sono di uso corrente in una lingua, ma non nell’altra.
Ecco un esempio di un termine che noi usiamo e voi no:
bona fide – non vi sorprenderà che traduca “in buona fede”
Forestierismo
Un forestierismo non è altro che una parola o una locuzione presa in prestito da una lingua straniera. Un forestierismo di uso corrente in italiano, ma non in inglese, è:
alt che corrisponde a stop o wait secondo il contesto.