Il Simple Present o Present Simple che dir si voglia è abbastanza simple, ma non corrisponde sempre al vostro presente indicativo.
FORMAZIONE
- È uguale all’infinito senza to, tranne alla terza persona singolare che aggiunge -s oppure -es :
When I see your face… (Bruno Mars, “Just The Way You Are”)
And when you smile (Bruno bis)
She loves you, yeah yeah yeah. (The Beatles)
We belong to the light. (Pat Benatar)
Some people want it all. (Alicia Keys)
- La forma negativa si costruisce con il presente indicativo dell’ausiliare to do + not + l’infinito senza to del verbo principale:
I don’t want to miss a thing. (Aerosmith)
You don’t know you’re beautiful. (One Direction, “What Makes You Beautiful”)
It doesn’t matter anymore. (Buddy Holly)
We don’t need another hero. (Tina Turner)
They don’t care about us. (Michael Jackson)
- Nella forma interrogativa (e in quella interrogativa-negativa) si mette l’ausiliare do o does (per la terza persona singolare, notare di nuovo la -es) davanti al soggetto:
How do I feel by the end of the day? (The Beatles, “With A Little Help From My Friends”)
Do you remember the time? (Michael Jackson)
Don’t you want me, baby? (The Human League)
Does your mother know that you’re out? (ABBA)
Who do we think we are? (John Legend)
Why do fools fall in love? (Diana Ross)
- Si può premettere l’ausiliare do o does alla forma affermativa per dare maggior enfasi alla frase:
Oh! I do like to be beside the seaside. (vecchia canzone popolare inglese)
It really does hurt me, girl. (The Carstairs)
! Occorre distinguere tra do/does come ausiliare e il verbo to do:
Does he wash up? … The boy does nothing. (Alesha Dixon)
Qui, nella domanda, Does funge da ausiliare per il verbo to wash up, mentre nella risposta does è la terza persona singolare del verbo to do.
USO
Il Simple Present si usa per parlare di dati di fatto, abitudini, stati d’animo, opinioni e realtà sempre vere:
20th Century Fox presents… dato di fatto
Nothing compares to you. (Sinead O’Connor) idem come sopra
Because change happens. (claim di una vecchia campagna pubblicitaria)
Movement that inspires. (claim di una più recente campagna pubblicitaria)
The winner takes it all. (ABBA) dato di fatto, quasi una legge
In every life we have some trouble. (Bobby McFerrin, “Don’t Worry, Be Happy”) idem come sopra
You don’t bring me flowers. (Barbara Streisand & Neil Diamond) abitudine
Does it worry you to be alone? (The Beatles, “With A Little Help From My Friends”) si chiede sempre di un’abitudine o di una situazione ricorrente
All we hear is Radio ga ga. (Queen) dato di fatto e abitudine
Black lives matter. dato di fatto
I think I’m gonna marry you. (Bruno Mars) opinione, forse non proprio politicamente corretta
E sempre a proposito di Bruno, quando canta When I see your face… And when you smile, intende ogni volta, tutte le volte che ti vedo e che sorridi, pertanto si tratta sempre di azione ripetuta.
Regola d’oro:
Si aggiunge -s (oppure -es) all’infinito per formare la terza persona singolare (nelle frasi affermative):
The Empire Strikes Back (Guerre stellari: V Episodio)
Frankie Goes to Hollywood (gruppo musicale)
Dimenticare la -s è fra gli errori più frequenti commessi dai non madrelingua, forse per pigrizia in quanto si tratta dell’unica coniugazione “diversa”.
False friend
I false friends sono parole che, per assonanza o similitudine con quelle italiane, possono trarre in inganno dal momento che hanno significato completamente (o parzialmente) diverso.
Eccone un esempio:
abusive significa “offensivo”; la parola abusivo invece si traduce illegal, unauthorized (aggettivo) oppure unauthorized person, squatter (sostantivo)
Pseudoanglicismo
Sono numerosi i vocaboli di uso corrente in italiano, all’apparenza inglesi ma in realtà italianizzati e/o storpiati. Per esempio:
acquagym – in inglese il termine acquagym non esiste; questa disciplina si chiama in vari modi: water aerobics oppure acqua aerobics o anche acquarobics
Proverbio
! Da noi i proverbi vengono usati meno in quanto spesso ritenuti triti e sintomatici di mancanza di originalità. Detto questo … eccone uno:
All smoke and no fire – Tutto fumo e niente arrosto