Partiamo oggi dalla coniugazione del verbo to be:
Infinito: To be or not to be (Shakespeare)
Forma affermativa:
1° persona singolare: I’m back in the USSR. (The Beatles)
2° persona: You’re just another brick in the wall. (Pink Floyd)
3° persona singolare: Life is now. (claim di una vecchia campagna pubblicitaria di un noto gestore telefonico)
1° persona plurale: We are the champions. (Queen)
3° persona plurale: The boys are back in town. (Thin Lizzy)
Esempi di forma negativa:
I’m not in love. (10CC)
You are not alone. (Michael Jackson)
But you see it’s not me, it’s not my family. (The Cranberries)
Forma interrogativa-negativa:
Isn’t she lovely? (Stevie Wonder)
Aren’t we a pair? (Send in the Clowns, Frank Sinatra et al)
Le forme contratte (I’m, you’re ecc.) sono molto usate. You aren’t / She isn’t e You’re not / She’s not ecc. si equivalgono.
Si usa to be per indicare età e prezzo:
How old is he? He’s about 40.
How much is it? It’s 10 euros.
per tradurre una serie di espressioni italiane con avere:
to be right/wrong – avere ragione / torto
to be hot/cold – avere caldo / freddo
to be hungry/thirsty – avere fame / sete
to be afraid/scared/frightened – avere paura
to be tired/sleepy – avere sonno
to be in a hurry – avere fretta
to be ashamed – avere vergogna
per tradurre frasi con Ecco:
Here you are – Ecco / Ecco qua (ad es. un cameriere quando porta da mangiare)
Ah, there you are – Eccoti qua (ti ho trovato)
Here’s your change – Ecco il resto
Here’s the bus – Ecco l’autobus
False friend
I false friends sono parole che, per assonanza o similitudine con quelle italiane, possono trarre in inganno dal momento che hanno significato completamente (o parzialmente) diverso.
Ecco il false friend di oggi:
actual significa “effettivo / reale / vero”; attuale si traduce present, relevant, topical
Pseudoanglicismo
Sono numerosi i vocaboli di uso corrente in italiano, all’apparenza inglesi ma in realtà italianizzati e/o storpiati. Quello di oggi è:
antidoping – in inglese gli atleti si sottopongono al dope test
Proverbio
! Da noi i proverbi vengono usati meno in quanto spesso ritenuti triti e sintomatici di mancanza di originalità. Detto questo … ecco quello di oggi:
Beggars can’t be choosers – O mangi questa minestra o salti dalla finestra
Word order e mixed pairs
Non bisogna tradurre sempre letteralmente e occorre prestare attenzione alla sintassi. Ad esempio, un errore tipico è una frase come la seguente, impostata come in italiano:
I like very much Luciana Littizzetto.
La forma corretta invece è: I like Luciana Littizzetto very much / a lot.
Sempre a questo proposito, ci sono alcuni binomi i cui elementi, in inglese, sono nell’ordine opposto rispetto all’italiano – per esempio black and white
Curiosità linguistico-culturale
Nell’ultimo post (https://www.ingleseallinclusive.it/simple-present-continued/) ho introdotto il concetto dell’understatement: questo modo di (non) comunicare, tipico degli inglesi è in netto contrasto con quello degli italiani, caratterizzato da un misto di schiettezza ed esagerazione. A proposito, è solo un aneddoto, ma mi ricordo bene quella volta quando facendomi la barba mi ero fatto un piccolo taglietto. Bene, è entrata in bagno mia (italianissima) moglie e ha urlato “ti sei massacrato!”. In contrasto, gli inglesi hanno l’ideale dello stiff upper lip, ovvero che non bisogna mai tradire le proprie emozioni; infatti, quando un bambino sta per piangere, uno dei primi segnali è proprio quello del labbro superiore (l’upper lip) che inizia a tremare, non rimanendo più fermo (stiff). Il famoso self-control anglosassone prevede che un soldato ferito in modo grave dica “It’s just a scratch (“è solo un graffio”). Nel 1951, durante la Guerra di Corea, 650 truppe britanniche stavano lottando sulla rotta per Seul contro una divisione cinese di ben 10.000 unità. Il piccolo battaglione fu gradualmente circondato e sopraffatto. Dopo due giorni di combattimenti, il Maggiore Generale americano (che si trovava da tutt’altra parte) chiese al brigadiere alleato “How are you doing there?” Il brigadiere, da buon inglese, rispose “A bit sticky.” (“La situazione un po’ delicata”). Detto così, all’alto ufficiale statunitense la cosa non sembrò particolarmente grave, e così ordinò loro di resistere, lasciandoli soli. Uscirono vivi solo 40 soldati inglesi.