Who wants to live forever? non è solo un brano dei Queen. E anche una domanda che ci viene utile per parlare di grammatica.
Ma partiamo dal Present Simple e dal primissimo post di questo blog (https://www.ingleseallinclusive.it/simple-present-e-non-solo/) dove ho scritto che nella forma interrogativa si mette l’ausiliare do o does (per la terza persona singolare) davanti al soggetto, come in questi esempi:
Who do you think you are? (The Spice Girls)
What do you mean? (Justin Bieber)
Where does my heart beat now? (Celine Dion)
Come mai, allora, che non si dice Who does want to live forever? ?
E considerate anche le domande seguenti:
Who wants to be a millionaire? (canzone dal film “Alta società” e titolo di un famoso game show televisivo)
Who let the dogs out? (Baha Men) – anche qui perché sarebbe errato dire Who did let the dogs out? ?
What comes next? (canzone dal musical Hamilton)
E nell’ultimo blog ho posto la domanda What comes after after? non What does come … ?
Il trucco è semplice: quando who, what e which sono soggetto, niente ausiliare (do / does / did):
Who wants dessert? – I do!
What happened next?
Which TV networks support Donald Trump?
Confrontate queste due domande:
What team do you support? – I like Arsenal.
What team plays at the Etihad Stadium – Manchester City does.
Nella prima il soggetto è you e pertanto l’interrogativa si forma con do, nella seconda il soggetto è What team e quindi niente ausiliare.
Un ultimo esempio di questa differenza:
Who does Ryan love? – He loves Eva.
Who loves Ryan? – Eva does.
Nella prima Ryan è il soggetto, nella seconda Ryan è l’oggetto (grammaticale nonché del desiderio), il soggetto è Who e così salta l’ausiliare.
Short and sweet
In uno dei primissimi post (https://www.ingleseallinclusive.it/simple-present-continued/) ho affermato che gli italiani sono (siete) molto più diretti e schietti di noi quando si tratta di esprimersi. Parlavo della comunicazione orale in generale e in particolare dell’understatement inglese.
Completamente diverso è il discorso relativo alla lingua scritta: qui i ruoli si invertono. La buona scrittura italiana è spesso sinonimo di capoversi chilometrici e barocchi, quella inglese è concisa e snella, o come diciamo noi, short and sweet.
Oltre al blogger, faccio anche il traduttore e noto come il mio output (in inglese) sia mediamente il 15% più corto del testo italiano in entrata.
Ecco alcuni esempi di questa “economia” inglese rispetto all’italiano:
il mese di gennaio – January
negli anni Ottanta del Novecento – in the 1980s
intorno alla metà del terzo decennio del Seicento – around 1625
il colore verde – green
nell’ipotesi in cui – if
un giovane ragazzo di 28 anni – a man aged 28
eventi ad ingresso libero e gratuito – free events
un documento d’identità in corso di validità – valid ID
Colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti – Best regards
hanno subito delle variazioni a livello cronologico rispetto al piano precedente – they were rescheduled
False friend
Il false friend di oggi è to assume:
In realtà questo sarebbe un altro semi-false friend perché equivale ad assumere nel senso di “supporre”; però nello stesso tempo assumere si traduce anche to appoint, to hire, to take on nel senso di “prendere a lavorare”
Pseudoanglicismo
Sono numerosi i vocaboli di uso corrente in italiano, all’apparenza inglesi ma in realtà italianizzati e/o storpiati. Quello di oggi è:
colossal – in inglese significa “colossale, enorme”; invece un film spettacolare da noi si definisce un blockbuster
Locuzione latina
Ci sono molte espressioni in latino condivise dall’italiano e dall’inglese mentre altre invece sono di uso corrente in una lingua, ma non nell’altra.
Ecco un esempio di un termine che voi usate e noi no:
brevi manu – in inglese si dice personally delivered
Forestierismo
Un forestierismo non è altro che una parola o una locuzione presa in prestito da una lingua straniera. Un forestierismo di uso corrente in inglese, ma non in italiano, è:
apropos che ovviamente corrisponde ad “a proposito”, ma anche a “pertinente”
Eufemismo
Quando negli annunci degli agenti immobiliari si parla di planned community, in realtà si intendono le case popolari!
Parolaccia
La parolaccia di oggi è bollocks che è praticamente sinonimo di balls (vedere https://www.ingleseallinclusive.it/i-want-you/ nel senso di “coglioni” (testicoli) e di “balle” nel senso di “stronzate”.